Consigli

Verona, tra le città più visitate d’Italia, è ricca di storia e cultura ed ogni angolo cela una storia, una leggenda o una curiosità. Ma tutto ciò non si ferma ai limiti della città, l’intera provincia merita di essere esplorata, assaggiata, e goduta. La lista delle località da visitare e delle prelibatezze da assaporare sembra non finire mai e, per non perderci nulla, vediamola step by step. Ecco quindi alcuni luoghi nei dintorni della città veneta da visitare almeno una volta.

Abbazia di Villanova di San Bonifacio

Le origini dell’abbazia sono tutt’oggi avvolte da un velo di mistero, stando allo studio di alcuni marmi scolpiti, si fa risalire un primo edificio all’alto Medioevo, e ancor prima a un tempietto paleocristiano distrutto probabilmente dal terremoto del 1117. 

L’attuale costruzione romanica risale al XII secolo; mentre nel secolo successivo è teatro di atti vandalici e saccheggiamenti, e solo a partire dal 1400 rivede il suo splendore in seguito a una ristrutturazione a opera dell’abate Guglielmo da Modena. Nei secoli avvenire, si testimoniano diverse aggiunte architettoniche e modifiche per mano degli abati avvicendatosi nel tempo.

I cambiamenti più noti sono quelli tra il 1500-1600, con l’avvento della congregazione Olivetana, che inserisce gli attuali altari, le finestre sulla facciata in corrispondenza delle tre navate, gli otto angeli lungo la navata principale e realizza le volte a vela e lo scalone conducente al presbiterio.

Il complesso abbaziale, che è tutt’ora visitabile, ospita al suo interno tre musei permanenti (museo don Ambrosini, museo civico geopaleontologico, museo delle guerre mondiali) ed alcune mostre temporanee. 

Parco Baccio Zanella

Attiguo al palazzo del Capitano, fino al 1982 era di proprietà della famiglia Zanella che poi lo ha ceduto al comune di Soave.

Occupando una superficie di circa 7.300mq, si estende su un pendio collinare, e accedendovi da via Camuzzoni, si viene accolti da un tipico giardino all’italiana. Percorrendo una lunga e suggestiva scalinata che porta al castello, si possono ammirare i diversi piani terrazzati.

Sempre dalla scalinata, parte un breve sentiero che conduce alla torre dalla quale inizia il camminamento sopra le mura che offre un panorama da togliere il fiato. 

Parco delle cascate di Molina

A pochi chilometri da Verona, a Molina (frazione di Fumane) si estende il parco delle cascate di Molina, un parco naturale che comprende l’ultimo tratto della vallata di Molina con la confluenza della val Cesara e del vaio della Scalucce.

Una grande portata d’acqua costantemente presente ha creato nel corso del tempo numerose cascate e torrenti che scorrono accanto alle rocce. Nei tratti lungo la gola, in cui il torrente rallenta la sua corsa, si trovano piccoli laghetti di color verde. 

Il parco offre 3 sentieri (tutti percorribili a piedi) differenziati in base al livello di difficoltà:

  • verde: lungo 1,2 km e percorribile in 30 minuti;
  • rosso: lungo 2,3 km e percorribile in 1 ora;
  • nero: lungo 3,6 km e percorribile in 2 ore.

Queste invece le attrazioni naturali all’interno del parco:

  • cascata preistorica;
  • cascata dell’orso;
  • doppio covolo;
  • pozzo dell’orso;
  • cascata del tombolo;
  • cascata del tombolino;
  • cascata del marmittone;
  • cascata spolverona;
  • pozzo tondo;
  • grotta delle tette more;
  • croci misteriose;
  • cascata nera;
  • cascata verde;
  • grotta della sacchetta.

Un’ultima curiosità: a rendere ancor più famoso il parco ci pensano gli artisti della musica italiana che in più di un’occasione l’hanno scelto come set per girare i loro video musicali:

  • “Quando una stella muore” della cantautrice Giorgia;
  • “Dove è sempre sole” dei Modà;
  • “Oltre i suoi passi” dei Sonohra.

Borghetto

Incluso nella lista “i borghi più belli d’Italia”, borghetto è una frazione di Valeggio sul Mincio in provincia di Verona. 

Il primo insediamento risale all’età del Ferro (IX sec. a.C.), mentre l’epoca medioevale con il dominio scaligero e visconteo vede la costruzione di molti dei luoghi visitabili oggigiorno, come il ponte visconteo, il castello scaligero e il serraglio. 

Da vedere sono gli edifici con mulini ad acqua, la torre campanaria che sfoggia una campana del 1381 (tra le più antiche del territorio veronese) e i già citati ponte visconteo, castello scaligero e il serraglio.

E, se avete voglia di una bella pedalata, Borghetto si trova lungo la ciclovia che unisce Mantova e Peschiera.

Santuario Basilica di Madonna della Corona

In un incavo del Monte Baldo, a 774 metri sul livello del mare, si trova il Santuario della Madonna della Corona (nel comune di Ferrara di Monte Baldo). 

La tradizione narrava la nascita del Santuario della Madonna della Corona nel 1522, anno in cui la scultura qui venerata sarebbe stata miracolosamente traslata per intervento angelico dall’isola di Rodi, invasa dall’armata musulmana di Solimano II, ma tale data viene poi smentita dall’esistenza di un dipinto trecentesco di una Madonna con bambino, che è in realtà la prima immagine venerata nell’originaria chiesetta.

La basilica attuale è frutto dei lavori di costruzione degli anni ’70 dello scorso secolo ad opera dell’architetto Guido Tisato. Nel 1982 al Santuario viene attribuito il titolo “basilica minore”. 

Dal punto di vista artistico, sono molte le opere scultoree presenti, la maggior parte realizzate in marmo bianco di Carrara dallo scultore veronese Ugo Zannoni. Mentre sia nel Santuario, che lungo la strada d’accesso si possono ammirare le fusioni in bronzo dell’architetto veronese Raffaele Bonente.

Il Santuario è aperto e visitabile tutto l’anno