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L’arte vetraria è ben conosciuta e praticata fin dall’antichità: dai piccoli oggetti di uso comune come vasi e gioielli fino alle grandiose vetrate delle cattedrali cristiane, l’arte del vetro ha attraversato i secoli e le usanze dei popoli che la praticavano, e che la esercitano tuttora: basti pensare alle meravigliose creazioni muranesi, fiore all’occhiello dell’arte italiana. A Verona, presso il Museo Archeologico al Teatro Romano, fino al 27 settembre 2020 sarà possibile ammirare un’esposizione temporanea dedicata all’arte vetraria ai tempi dell’antica Roma. La mostra, intitolata “Il fascino dei vetri romani”, è stata allestita parallelamente a quella dedicata a Carlo Scarpa,”Vetri e Disegni 1925-1931″, svoltasi dal 23 novembre del 2019 al 29 marzo 2020 presso la sala Boggian del Museo di Castelvecchio.

Il vetro nella quotidianità degli antichi romani

Il vetro è sempre stato un materiale presente nella quotidianità dell’uomo, fin dai tempi delle antiche civiltà. Lo storico romano Plinio il Vecchio fa risalire i primi utilizzi di questo materiale al III millennio a.C., quando le popolazioni dell’area mesopotamica usavano piccole piastre in vetro come ornamenti.

Successivamente furono i fenici a produrre i primi utensili e monili in vetro, mentre i greci lo utilizzavano per creare recipienti per la conservazione e il trasporto dei profumi. Tuttavia, fino all’invenzione della tecnica della soffiatura nel I secolo a.C., gli oggetti in vetro furono prerogativa delle famiglie più abbienti. Fu solo in età imperiale che gioielli, vasi, bottiglie e urne funerarie in vetro divennero di uso sempre più comune, e l’esposizione veronese ce ne offre un’ampia carrellata.

L’esposizione: un tuffo nel passato con un occhio al presente

L’esposizione temporanea “Il fascino dei vetri romani”, curata da Margherita Bolla col patrocinio del Comune di Verona-Assessorato alla Cultura-Direzione Musei Civici, è stata realizzata con pezzi appartenenti alle collezioni restaurate del Museo Archeologico al Teatro Romano, e va ad integrare la collezione di oggetti in vetro presente nell’allestimento permanente del Museo. I pezzi esposti provengono sia dal territorio, sia da varie collezioni confluite nel tempo nel Museo.

All’interno dell’esposizione sono inoltre presenti due aree dedicate ad altrettante tematiche in particolare: in una, i visitatori potranno ammirare gli oggetti in vetro provenienti dagli scavi settecenteschi di una necropoli romana nei pressi di Raldon, frazione di San Giovanni Lupatoto a pochi km da Verona, mentre nell’altra è esposta una pregiata collezione di oggetti in vetro usati a Roma in ambito cristiano.

Come detto in precedenza, l’esposizione “Il fascino dei vetri Romani” è stata allestita in concomitanza con quella dedicata all’architetto Carlo Scarpa, “Vetri e Disegni 1925-1931”. Questo accostamento non è stato assolutamente casuale: i vetri romani sono infatti stati fonte di ispirazione per i lavori dello Scarpa, in gran parte realizzati in collaborazione con la vetreria “Maestri Vetrai Muranesi Cappellin&c.”

Informazioni di accesso e viabilità

Il Museo è situato in Verona nei pressi di Rigaste Redentore, sul Lungadige San Giorgio, a pochi passi dal punto panoramico di Castel San Pietro (raggiungibile tramite l’omonima funicolare) e da uno storico ponte ad archi di epoca romana, perfettamente restaurato, che si affaccia sulla città antica. La zona è adeguatamente servita da strutture ricettive, bar e ristoranti.

La mostra è aperta ogni lunedì dalle 13.30 alle 19.30, e dal martedì alla domenica con orario 8.30-19.30 e ultimo ingresso alle 18.30. Il prezzo intero del biglietto è di 4,50 € a persona, ridotto a 3 € per gruppi superiori a 15 persone e per visitatori over 60. Sono previste agevolazioni anche per le scuole primarie e secondarie e per i ragazzi dagli 8 ai 14 anni: per loro il prezzo del biglietto è di 1 euro. Infine, l’accesso è gratuito per gli over 65 residenti a Verona, e per i disabili con i loro accompagnatori, se provvisti di Verona Card.

Per ogni altra informazione, è possibile contattare la struttura al numero +39 045 8000360 o all’indirizzo email museoarcheologico@comune.verona.it
Per godere appieno della mostra, è fortemente consigliato prenotare una visita guidata contattando la Segreteria Didattica del Comune di Verona all’indirizzo email segreteriadidattica@comune.verona.it, oppure ai numeri +39 045 8036353 e +39 045 597140, attivi dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 14-16 e il sabato mattina dalle 9 alle 13.