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Verona, la città nota per il tragico amore messo in scena da Shakespeare, cela tra le sue vie un patrimonio artistico e culturale incommensurabile. I Musei Civici raccontano la storia e le tradizioni di un luogo che sin dagli albori ha conosciuto una fortuna gloriosa. Dalla Casa di Giulietta alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, passando per il Museo Archeologico del Teatro Romano: tra i numerosi musei veronesi, tutti meritano di essere visitati almeno una volta.

Scoprire (o riscoprire) questi tesori è possibile persino in un momento buio per l’arte e la cultura come quello che stiamo attraversando: i MUV (Musei di Verona) hanno infatti messo a disposizione cinque date di visite virtuali, per permettere a chiunque di conoscere le mille sfumature di questa città. È un’iniziativa molto importante, una chiara risposta ad un problema che affligge da vicino ognuno di noi: quello dell’assopimento intellettuale, dell’ozio dettato da una pandemia che non può e non deve spegnere la nostra sete di sapere. Ecco quindi che se noi non possiamo andare nei musei, sono i musei a venire da noi: entrando nelle nostre case, portando l’arte “di porta in porta”, continuando ad emozionarci e a stupirci.

A partire dal 21 novembre, ogni sabato verranno aperte virtualmente le porte di ciascuno dei musei della città: le visite dureranno un’ora, sarà necessario prenotarle entro il giorno precedente e provvedere al pagamento anticipato del biglietto (del costo di 5 euro). Per questi tour virtuali verrà avviata una diretta streaming sulla piattaforma ZOOM; in ogni caso agli iscritti saranno fornite informazioni dettagliate sulle modalità di accesso, per fugare ogni possibile dubbio. È un nuovo modo covid-free di vivere la cultura, che mette sapientemente la tecnologia a sostegno delle forme tradizionali del sapere. Così, potrai godere delle bellezze di Verona restando comodamente seduto sul tuo divano, con una tazza di cioccolata calda in mano: non importa dove tu sia, la bellezza di quest’iniziativa sta proprio nell’annullare idealmente quelle distanze fisiche di cui tanto si sente parlare ultimamente.

Il primo dei musei a svelarsi è il Museo di Storia Naturale di Palazzo Pompei: via all’esposizione di rocce, minerali, nozioni di paleontologia e di zoologia; per scoprire quali sono i meccanismi comportamentali della natura, e i suoi più intimi segreti.

Sabato 28 novembre, invece, è il turno dell’Anfiteatro romano (meglio noto come Arena di Verona) e del Museo lapidario Maffeiano. Quest’ultimo, racconta una storia diversa da quella comunemente studiata sui libri: la storia delle iscrizioni sulle lapidi, da sempre voce sincera dell’umanità delle persone, nonché una finestra interessante sulla quotidianità dei nostri antenati, e i loro sentimenti.
Il mese di dicembre si apre con le visite del Museo di Castelvecchio, che ospita una ricchissima collezione di dipinti, sculture, reperti archeologici e armi, e del Museo degli Affreschi G. B. Cavalcaselle alla Tomba di Giulietta, un museo sorto sull’area di un vecchio complesso conventuale e sede del luogo di sepoltura dei due amanti più famosi al mondo: Romeo e Giulietta, la cui storia era ambientata proprio nella città di Verona.
Si prosegue poi con il Museo Archeologico al Teatro Romano, sabato 12 dicembre, che raccoglie le testimonianze del dominio romano in territorio veronese.
Infine, l’ultimo degli incontri si terrà il 19 dicembre, e vedrà come protagonista la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti: scrigno di circa 1600 tra opere d’arte di ogni stile e fattura, che coprono un arco temporale dal XIX secolo fino ad arrivare ai giorni nostri.

L’arte non potrà salvare la vita, è vero, ma è l’unica cosa in grado di darle un senso: oggi più che mai, oltre alla salute del corpo dobbiamo tutelare quella dell’anima, e il sapere ne è da sempre la medicina più efficace. Cosa stai aspettando? Prenota anche tu la tua visita guidata per uno dei Musei Civici di Verona: oltre a vivere un’esperienza intensa ed emozionante, aiuterai la città a preservare quel patrimonio artistico che tutto il mondo tanto ci invidia.