Verona è una città meravigliosa conosciuta in tutto il mondo per le tante opere d’arte e celebri monumenti presenti come l’Arena, il balcone di Giulietta e Romeo, Il Duomo, la Basilica di San Zeno, le Arche Scaligere e numerose altre bellezze. Tuttavia ci sono tante altre esperienze che possono essere fatte nonostante siano meno conosciute come visitare il Giardino Giusti.
Visita guidata al Giardino Giusti di Verona
Sul territorio Veronese ci sono luoghi magici che permettono di vivere un’esperienza all’insegna dell’arte del romanticismo e dello stile. Tutto questo lo si trova nel meraviglioso giardino Giusti con relativo Appartamento 900 diventato celebre per le sue imperdibili collezioni d’arte. Per apprezzare al meglio le caratteristiche del giardino e godere di numerosi aneddoti e vicende che riguardano questa rara bellezza è importante affidarsi a un’agenzia specializzata che si occupi di eventi turistici, in particolare permetta di effettuare una visita guidata al giardino. La visita può essere organizzata in tutti i periodi dell’anno con la possibilità di disporre di una guida che si occupi delle esigenze di piccoli gruppi. Il Giardino Giusti è un qualcosa di magico nel quale si può apprezzare l’arte dell’uomo nel dare forma e linee specifiche all’opera invece realizzata dalla natura ma ci sono anche tante altre proposte che garantiscono un patrimonio storico artistico che sa sorprendere.
La storia del Giardino Giusti
Nel corso dei secoli illustri personaggi del mondo politico e artistico hanno fatto tappa presso il palazzo nel quale è presente il magnifico giardino Giusti. Molti ne hanno celebrato la bellezza e la capacità di ricreare un luogo quasi magico. Il giardino è stato realizzato secondo alcuni documenti storici verso la parte conclusiva del 400 grazie all’opera e all’idea di Agostino Giusti. L’aspetto incredibile di questo luogo è che il giardino oggi lo si può ammirare esattamente come era circa 600 anni fa. Agostino Giusti era un personaggio famoso e influente a livello politico anche perché vantava il titolo di cavaliere della Repubblica veneta nonché gentiluomo del Granduca di Toscana. All’epoca l’Italia era divisa in tanti staterelli che stavano per approcciarsi in quello che viene definito come il Rinascimento soprattutto dell’arte e della cultura. Il progetto venne sviluppato con l’intenzione di garantire una parte esterna adeguata per fare da sfondo al palazzo omonimo. Il giardino presenta numerosi terrazzi che permettono di offrire al visitatore una sorta di giochi di luci e ombre per arrivare a vedere poco alla volta la città con una vista mozzafiato. Il Giardino propone un’ampia varietà di collezioni di fiori e tanti reperti che fanno riferimento all’epoca romana. Ci sono tutti gli elementi del progetto originale come le fontane, le statue mitologiche, le grotte che offrono un’incredibile acustica e i labirinti realizzati con siepi per creare un percorso suggestivo.
Servizi e regole per visitare il Giardino Giusti
Effettuare una visita guidata presso il giardino Giusti e dare un’occhiata anche agli appartamenti è un’imperdibile opportunità anche perché sono a disposizione del visitatore numerosi servizi che permettono di goderne al meglio. Nonostante il giardino sia disposto su tre livelli differenti e ci siano delle scale, la struttura è ampiamente accessibile per le persone con disabilità prevedendo un percorso adeguato che permetta di gustare la parte più bassa senza perdersi gli appartamenti che non presentano alcun genere di barriere architettoniche. Tra l’altro per gli amanti della storia della cultura e in questo caso dei paesaggi naturalistici c’è la possibilità di portare con sé i propri adorati animali, in particolare è possibile visitare sia il giardino sia gli appartamenti con i cani a guinzaglio a patto che siano di piccola e media taglia. Invece nel caso di cani di grossa taglia, la visita è consentita soltanto nel giardino. Dunque non resta che organizzare una visita in un luogo magico che ha saputo emozionare grandi personaggi della storia come Mozart, Goethe e lo zar di Russia Alessandro I.