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La mostra dedicata al pittore veronese Caroto, allestita nelle suggestive sale del Palazzo della Gran Guardia, dallo scorso venerdì 22 luglio si arricchirà con tre appuntamenti musicali.
L’appuntamento con i tre sottofondi musicali è organizzato dai Musei Civici in collaborazione con la Società Amici della Musica.

I tre appuntamenti

Il primo appuntamento dello scorso 22 luglio ha visto in scena il duo di chitarra Riccardo Cervato e Matteo Murari che si sono esibiiti con musiche rinascimentali. Il prossimo 12 agosto, invece, il violino di Lucia Campagnari e del flauto di Elena Zavarise suoneranno i brani di Georg Philipp Telemann e Wolfgang Amadeus Mozart.

Infine, il prossimo 26 agosto l’ultimo appuntamento vedrà in scena il violoncellista Felipe Leon Rojas che interpreterà alcune delle suites di Johann Sebastian Bach. Come lo scorso 22 luglio, anche le altre due esibizioni inizieranno alle ore 17:30. Tutti i visitatori che siano in possesso del biglietto per la mostra hanno la possibilità in maniera del tutto gratuita alla performance.

La mostra su Giovan Francesco Caroto

Proprio di fronte l’Arena, presso il Palazzo della Gran Guardia, la mostra attiva dallo scorso 13 maggio e fino al prossimo 2 ottobre è dedicata a uno dei maggiori protagonisti rinascimentali della città di Verona: il pittore Giovan Francrsco Caroto.

Parliamo della prima mostra dedicata all’artista dove sono allestite ben centoventi opere che provengono da prestigiosissime collezioni sia italiane che estere. In realtà, già in passato erano state esposte opere dell’artista a Verona come nel caso dell’evento Mantegna e le Arti di Verona 1450-1500. L’obiettivo dell’attuale rassegna, invece, è quella di ripercorrere l’evoluzione del grande pittore partendo dai suoi esordi giovanili.

L’artista Giovan Francesco Caroto

Nato a Verona nel 1480, Giovan Francesco Caroto è stato un pittore rinascimentale italiano.
Conservate in tutto il mondo, le sue opere principali sono conservate soprattutto presso il Museo di Castelvecchio di Verona. Proprio qui è possibile ammirare il suo più celebre dipinto: Fanciullo con disegno.
Altre opere si trovano anche in alcune chiese veronesi come quelle di San Giorgio in Braida, San Fermo Maggiore, ma anche in altre città italiane ed europee come Firenze, Modena, Budapest o Praga.
Sempre a Verona (sua città natale), nella chiesa di Santa Maria in Organo si trovano le sue spoglie.

Lo stile del pittore Giovan Francesco Caroto è stato quasi sempre definito eclettico. Questo senz’altro grazie alle numerose influenze acquisite durante tutti i viaggi che hanno caratterizzato la sua vita.
Soprattutto nelle sue opere giovanili, inoltre, sono sempre stati evidenti le influenze del celebre pittore Andrea Mantegna. La sua fase più matura, invece, coincide con il suo trasferimento a Casale Monferrato: periodo di sua massima ispirazione.

In Lombardia poté senza dubbio beneficiare di un ambiente cosmopolita in cui confluivano le influenze dello stile di Bramantino, Luini, Solari, dei leonardeschi ma anche della prestigiosa arte fiamminga.
Non è un caso, quindi, che la produzione più intensa di Giovan Francesco Caroto coincida con il biennio 1528-1530. La sua fase successiva, invece, sarà considerata più arida poiché priva delle rielaborazioni continue che avevano sempre caratterizzato l’artista.

Tra le opere principali si ricordano senz’altro: Madonna cucitrice, Storie dell’infanzia di Cristo, Annunciazione, Storie di Tobiolo e Storie dell’Arcangelo Raffaele, Lucrezia, Pietà, Madonna col Bambino, Fanciullo con disegno, Strade degli innocenti, ma anche moltissime altre che sono rintracciabili nella rassegna veronese ora attiva.