Eventimozart da giovane esposizione

Nella splendida cornice del Museo di Castelvecchio a Verona, dal 14 maggio, tutti possono ammirare il “Ritratto del giovane W.A. Mozart all’età di 13 anni“, ossia quello che è considerata la più fedele immagine di W.A. Mozart, uno dei più grandi e precoci compositori della storia. L’opera arriva all’asta parigina di Christie’s dalla collezione privata del pianista svizzero Alfred Contort ed è stata venduta a un acquirente misterioso: oggi è esposto nella città scaligera per celebrare il 251° anniversario della visita in città del piccolo Mozart, dove in pochi giorni ha lasciato una traccia indelebile.

Il giovane Mozart “torna” a Verona dopo 251 anni

L’esclusiva esposizione al pubblico, eccezionalmente per tutta l’estate, del “Ritratto del giovane W.A. Mozart all’età di 13 anni” è stata il frutto della collaborazione tra la Direzione dei Musei Civici e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’Accademia della Filarmonica e della Fondazione Cariverona. Le visite guidate dureranno un’oretta e si riveleranno, anche grazie alle esaurienti spiegazioni del personale altamente qualificato, un vero excursus nella storia del dipinto e del soggiorno veronese del piccolo Mozart, senza mai dimenticare una inevitabile connessione con la musica che ha reso grande il compositore di Salisburgo.

Durante le visite è possibile poi visionare un bellissimo filmato realizzato dal regista Daniele de Plano, dal titolo “Il giovane Mozart torna a Verona”: sulle soavi note del Venethos Ensembre, concerto di quartetto d’archi, si ripercorrono in modo molto suggestivo tutti i luoghi frequentati da Mozart a Verona.

Il dipinto del tredicenne Mozart si trova dunque esposto nella bellissima Sala delle Sculture, all’interno del Museo di Castelvecchio sito nell’imponente fortezza voluta da Cangrande II della Scala: la tela è stata posizionata davanti alla patrona della musica, S.Cecilia, e accanto ad altre opere di grande valore, alcune delle quali del Tintoretto.

Il “Ritratto del giovane W.A. Mozart all’età di 13 anni” è stato realizzato nel 1770, in due differenti sessioni, dal veronese Giambettino Cignaroli, noto esponente dell’arte tardo-barocca e neoclassica. Raffigura un Mozart giovanissimo col viso fresco e gli occhi vispi, rivolti al visitatore, che emanano una fierezza e una intelligenza decisamente fuori dal comune. Indossa una parrucca incipriata e una giacchetta rossa: seduto al clavicembalo, ha le mani sui tasti e davanti a sé uno spartito, le cui note sono ancora oggi un mistero tutto da decifrare: secondo alcuni studiosi sarebbe una musica del Baldassarre Galuppi, mentre altre interpretazioni legano quelle note a una sonata dello stesso Mozart, andata poi purtroppo perduta.

Una foto del piccolo Mozart

Il “Ritratto del giovane W.A. Mozart all’età di 13 anni” non è l’unico ritratto del compositore, esistendo anche un dipinto che lo ritrae a 6 anni esposto al Museo Mozarteum di Salisburgo e un ritratto al parigino Museo Carnavalet: a differenza degli altri però è quello più realistico e più fedele all’aspetto di Wolfgang Amadeus, quando raggiunse Verona tra il 1769 e il 1770. In quell’epoca molti artisti viaggiavano in Italia per avere, nella terra culla dell’arte, un battesimo nelle arti nelle quali eccellevano. Così fece Mozart accompagnato dal padre Leopold; all’inizio soggiornarono in una taverna, per poi trasferirsi nella lussuosa residenza di Pietro Lugiati, esimio funzionario della Repubblica di Venezia.

Il 5 gennaio del 1770 Mozart tenne il suo concerto all’Accademia della Filarmonica, precisamente all’interno della Sala delle Conversazioni dove si usava anche leggere drammi e fare della musica. L’esibizione all’organo di Mozart fu accolta da una entusiasmante ovazione di conti, marchesi e professori: tanto fu il successo che un anno dopo la stessa Accademia nominò Mozart, in memoria del suo concerto, Maestro di Cappella.

In una lettera a sua moglie, madre di Mozart, Leopold narra che dopo il successo dell’Accademia, Pietro Lugiati volle a tutti i costi cristallizzare quel momento commissionando quello che sarebbe stato il più importante ritratto di Mozart.

Prima di arrivare nelle mani del pianista Cortort, il dipinto, alla morte di Lugiati, rimase nell’Accademia della Filarmonica fino al 1856; passò poi nelle mani di Sonnleithner, famoso mecenate di altri compositori come Schubert e Beethoven, per poi essere acquistato dal pianista Cortort e poi venduto all’asta da Christie’s.