Consigli

L’Italia offre ai suoi visitatori numerose mete turistiche da scoprire e ammirare, tra splendide valli alpine e limpide acque costiere. Oggi ci concentreremo in particolare su una nota zona della nostra penisola, la Lessinia.

Lessinia

La Lessinia è situata nella zona prealpina Veneta, occupando principalmente la provincia di Verona, comprendendo poi anche quelle di Trento e Vicenza.
Al suo interno si trovano numerose montagne, dalle altezze che possono andare dai 1500 ai 1800 m.

Il Parco naturale regionale della Lessinia dona al territorio una notevole fama, grazie alla bellezza dei suoi paesaggi.
La regione è adiacente a nord con il Gruppo del Carega e con la Val di Ronchi, a ovest con la Val Lagarina, a est con la Val Leogra e a sud con l’alta pianura veronese e con il corso del fiume Adige.
I principali climi presenti in questa zona vengono suddivisi in base alle varie altitudini:

  • Sotto i 700 m abbiamo un clima pedemontano
  • Tra i 700 m e i 1500 m di altezza si trova un clima fresco
  • Sopra i 1500 m troviamo temperature più fredde e rigide.

Tra le tante escursioni che la Lessinia offre, oggi ci soffermeremo in particolare di alcune delle attrazioni maggiormente visitate quali Il Passo di Rocca Pia e la vetta del Corno d’Aquilio.

Passo di Rocca Pia

Il Passo di Rocca Pia è una delle tante tappe percorse dai visitatori che desiderano immergersi nella natura della Lessinia. L’intera tratta è infatti lunga 8,3 km, partendo dalle zone di Sant’Anna d’Alfredo fino a raggiungere il Corno d’Aquilio, passando per questa zona. La forma della montagna è contraddistinta da una conformazione accattivante che spinge ogni anno tanti scalatori a salirla.
La strada da intraprendere presenta un dislivello medio, con brevi strade in asfalto e sentieri opportunamente segnalati.

Il tempo medio necessario per completare la passeggiata equivale a circa 3 ore e mezzo, con una crescita della ripidità pari a 450 m. Essa segna il confine tra il Veneto e il Trentino Alto Adige, dalla posizione strategica sfruttata in vari modi. Il Passo è stato infatti sia luogo di vedetta trincerata durante la prima guerra mondiale che zona di contrabbando e scambi di merci compiuti illegalment. Il sito si trova a 1215 m di altezza, raggiungibile lasciando il proprio veicolo nella contrada Tommasi.

Da qui si continua a piedi, passando per le Coste e arrivando poi al Passo percorrendo una via sterrata. Prima di giungere ad esso si potranno ammirare splendidi panorami del Lago di Garda, visibili nei boschi.
Successivamente il Passo verrà momentaneamente abbandonato, camminando nella strada CAI che porta a Ossenigo. Qui sarà possibile osservare rocce insolite dalle forme curve, ottenute da specifici calcari presenti in questa zona. Una volta osservate queste peculiarità e terminato il percorso, si farà ritorno al Passo di Rocca Pia.

Il sentiero CAI 234 è inizialmente costituito da un terreno dalle apparenze pianeggianti. Successivamente il percorso verrà prevalso dalla ripidità e dall’organizzazione in strade in tornanti, le quali porteranno a malga Fanga, valle di pascoli con viste straordinarie grazie alla presenza di edifici e soprattutto della catena baldense. In questo luogo è anche possibile trovare una caserma usata dalla guardia di finanza. Non lontano dalla malga si trova un profondo fosso di circa 800 m, la Spluga della Preta, sito abbastanza noto.

Corno d’Aquilio e discesa

Quando il visitatore vedrà una croce in ferro capirà di essere arrivato alla vetta del Corno d’Aquilio, offrendogli un panorama mozzafiato su tutta la Lessinia. Una volta riposati ammirando la vista si potrà iniziare la discesa.
Il ritorno a valle regala molte più emozioni nel periodo invernale, dato che in questa specifica stagione sarà possibile vedere sulla sinistra un antro contenente spettacolari elementi naturali ghiacciati, la Grotta del Ciabattino. La tappa è tra le preferite di scalatori e visitatori, potendo scattare fotografie straordinarie e memorabili.
Si passerà poi per la ghiacciaia della Malga Preta di Sotto, ripercorrendo il sentiero CAI 240-250 e tornando al parcheggio Tommasi, camminando attraverso la Liana.