Consiglipasseggiata a zevio

Con un leggero dislivello di appena 30 metri e un percorso ricco di spunti di interesse naturalistico e architettonico, la via dell’acqua offerta dall’Adige veronese sarà l’occasione per ritornare a vivere il proprio territorio dopo le lunghe chiusure e gli impedimenti dovuti all’epidemia di Coronavirus.

Riappropriarsi del territorio su due ruote

Verona ha avuto mesi difficili, socialmente chiusi nei quali i cittadini sono rimasti distanziati per non diffondere il virus, ma la situazione attuale inizia a sorridere a chi ha creduto ad una nuova normalità e organizza la riapertura proponendo proprio quei momenti empatici tra persone mancati in precedenza.
La pedalata collettiva, seguendo all’andata la sponda sinistra del grande fiume, la destra al ritorno, offrendo quaranta chilometri di bellezza è quindi un momento importante per ritornare a sorridere, condividere, ammirare il proprio territorio per imprimere con ancora più forza l’amore per la libertà ricordando in futuro quanto valore hanno questi dolci momenti minimali.
L’appuntamento è quindi fissato per il 10 ottobre e con un percorso ciclo-turistico sulla sponda del fiume, da Verona a Zevio, e ritorno, l’organizzazione dell’evento si auspica una partecipazione numerosa nella consapevolezza che un ritorno alla serenità passa proprio da questi momenti leggeri senza perdere di vista la possibilità di essere immersi nel proprio territorio e nelle bellezze che offre.

Il 10 ottobre 2021 parte l’iniziativa ‘Due ruote lungo l’Adige’

Il comitato organizzatore di questa pedalata ciclo-turistica attende i partecipanti, augurandosi un flusso di cicloamatori numerosi, presso la zona Boschetto di Verona in fondo al lungadige Galtarossa, punto di partenza per la pedalata collettiva Verona – Zevio.
La strada è segnata dai secoli: il fiume Adige ha disegnato il percorso e, accanto alla via fluviale, la piccola sterrata sulla sponda sinistra, oggi in condizioni ottimali, senza buche pericolose o asperità che impediscano un facile percorso, sarà il “leit motiv” del percorso d’andata, mentre al ritorno, attraversato il ponte cittadino di Zevio, sarà l’argine destro il sentiero da seguire per tornare in città.
Niente di più facile, quindi, nessun impedimento di carattere ambientale, quindi una totale assenza di salite impegnative, solamente alcune dolci pendenze che, nel complesso dei quaranta chilometri percorsi sul tracciato, non supera i trenta metri di dislivello, un percorso praticamente pianeggiante al 100%.
L’organizzazione ha scelto proprio questo tracciato naturale per consentire a tutti coloro che vogliano partecipare all’iniziativa, senza quindi limiti d’età o di mezzi tecnici, di partecipare: l’iniziativa è assolutamente turistica e non competitiva e ogni modello di bicicletta è idoneo per percorrere il percorso, senza fretta o traguardo da raggiungere.

Godersi la natura fluviale e i paesi sul fiume

Durante il tragitto da Verona a Zevio diverse saranno le possibilità anche fotografiche; coloro che volessero immortalare con fotocamera questa esperienza avranno tutto il tempo per concedersi scatti che rimarranno come indelebile ricordo dell’iniziativa.
L’autunno sta colorando di ocra, rosso e mille tonalità di bruno e giallo le foglie, quindi il “fogliage” fluviale sarà uno dei motivi di suggestione fotografica offerti dal percorso, la stessa Zevio, con il suo castello sul lato del fiume posto come momento di svolta verso il ritorno, un maniero dall’architettura slanciata e elegante a ridosso del ponte di pietra a tre volte riserverà un’occasione per scoprire meglio questo piccolo comune veronese.
Seguendo la direttrice sud del fiume, le sue ampie volte gentili nelle quali la corrente rallenta creando anse e punti naturali ideali per gli uccelli acquatici, come aironi, anatre e tutto un piccolo eco-sistema pronto a rivelarsi ai ciclo-amatori, con un complessivo di quattro ore previste dall’organizzazione sarà piacevole per chiunque, godere di una giornata nella quale i colori riverberati sul fiume, i paesaggi rurali delle campagne e i piccoli borghi attraversati, saranno occasione per tornare a vivere assieme il territorio senza paura, con la consapevolezza di poter vivere anche durante questa fase in risalita sociale.