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L’evento prevede un tour che va da Villa Bernini-Buri all’antico porto di Sorio, situato nel comune di San Giovanni Lupatoto in provincia di Verona.

Il percorso è stato pensato per essere strutturato in tre fasi: la prima parte è a piedi e riguarda la visita della villa, la parte centrale è incentrata sul percorso di rafting con il gommone al fine di raggiungere la destinazione finale in cui è programmata la visita alla chiesetta. L’ultima parte prevede poi il ritorno organizzato con i mezzi al luogo di partenza.

La durata totale dell’evento è di circa tre ore di cui, la metà, riguarderanno l’attività di rafting.

Informazioni utili

Vi ricordo già da ora che l’incontro sarà sabato 15 aprile alle ore 14.15 in via Bernini-Muri 99 all’ingresso dell’omonima villa che rappresenterà anche la prima tappa della visita.

La prenotazione è obbligatoria e può essere fatta comodamente mezzo SMS o WhatsApp al numero 3476437003.

Il prezzo totale è di 25 euro ed include dieci euro per l’esperienza di rafting ed i restanti quindici euro per la guida, l’ingresso alla villa, il caffè ed il trasporto per tornare da Sorio al luogo di partenza.

Villa Bernini-Buri: cosa potrai vedere

E’ impossibile non andare a dedicare due righe a questa splendida villa situata in Bosco Buri. Questa era di proprietà dei conti Buri, il cui stemma della famiglia era raffigurato come un’orsa rampante. Si tratta di un affascinante complesso monumentale composto dalla casa padronale, dalla cappella, dai rustici, dalle scuderie e stalle, dalla casa del fattore e dalla barchessa. Il tutto è immerso in trecento ettari di campagna ed è impreziosito da diversi ettari di un parco all’inglese che include anche diversi alberi esotici e che arriva alle rive dell’Adige.
L’intera proprietà si trova a poco più di quattro chilometri in linea d’aria dall’Arena di Verona all’interno del Parco dell’Adige Sud rendendo il tutto estremamente incantevole.

All’interno della villa le varie sale, che saranno oggetto della visita, sono arricchite da diversi affreschi che volevano andare a simboleggiare le allegorie e la vita alla ricerca di agi e piacere che gli storici proprietari della dimora erano soliti ricercare.
Basti pensare che tra queste opere ci sono raffigurazioni che mostrano la perdita del gioco con le carte o la vendita di purosangue in cui magistrato e compratore si accordano sul prezzo dei cavalli.

La Pasquara di Sorio e la chiesetta

In questa parte del tour si porrà l’attenzione, oltre che alla visita alla chiesetta, anche agli eventi che nel periodo medioevale hanno segnato la storia di questo territorio.

Fu proprio in questa zona che nel 1233 si verificò un momento di tregua nel susseguirsi di saccheggi, emigrazioni, uccisioni e vendette dovuto alla lotta tra signorie che non facevano altro che rendere sempre più povere le campagne veronesi circostanti. Questo avvenimento positivo vide come protagonisti alcuni predicatori come i frati pacieri, tra cui Fra Giovanni, che con la loro preziosa arte oratoria e la loro tenacia riuscirono a far cogliere la necessità di un urgente ritorno alla pace.

La chiesetta di Sorio è la più antica chiesetta di San Giovanni e fu eretta nel 1585 per volere della nobildonna veronese Isotta Borghetti. Stava per essere perduta a causa del tempo e dell’erosione ma gli abitanti di San Giovanni Lupatoto si riunirono in un comitato che la portò al restauro. Si trova in prossimità dell’Adige e per questo è più bassa rispetto alla zona abitata ed il suono della sua campana era tradizionalmente associato ad un allarme che indicava che il fiume stava straripando.