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Madonna della Lobbia e Madonna delle Scalette sono due opere scultoree che si possono scorgere lungo un percorso ad anello che conduce alla scoperta di un angolo di Lessinia. Questo itinerario è particolarmente amato dagli sportivi nelle province di Vicenza e di Verona, che lo frequentano in tutte le stagioni, e rappresenta senza dubbio uno dei più suggestivi di tutta la Lessinia orientale. Vediamo di seguito quali sono le tappe principali e i luoghi da non perdere lungo il percorso.

Scoprire la parte orientale della Lessinia

Lungo le sue estremità, la Lessinia orientale non solo offre moltissimi percorsi adatti a più livelli di allenamento, bensì riesce a stupire anche i cuori più indifferenti grazie ai suoi panorami davvero spettacolari. In tutti i mesi dell’anno uno dei più frequentati e conosciuti sentieri è quello dell’anello che parte da Campofontana, per proseguire poi lungo la contrada Pagani e successivamente verso le malghe Lobbia e Porto. Chi sceglie di intraprendere questo percorso avrà la possibilità di trovare lungo il cammino moltissimi punti di interesse, come le opere di arte sacra, che cattureranno l’attenzione, portando alla scoperta di un luogo autentico nel quale il connubio tra essere umano e natura è più vivo che mai. Venendo al dettaglio del percorso, vediamo ora qualche tappa. Come prima cosa, ci si lascia alle spalle il centro abitato all’incirca all’altezza del cimitero, proseguendo poi fino a Contrada Pagani, tra le zone più alte della Lessinia con i suoi oltre 1250 metri, nonché una delle più suggestive, grazie alle tipiche abitazioni in pietra con tetto a spiovenza doppia.

Passata la fonte con la caratteristica vasca in pietra, si prosegue lungo la strada sterrata il cui punto di arrivo è Malga Lobbia. In questo tratto si potranno attraversare delle piccole zone di bosco, perfette per offrire refrigerio durante le calde giornate estive, mentre all’ora del tramonto possono riservare agli escursionisti degli scorci davvero intriganti. Prima di salire alla malga, si può posare lo sguardo su prato ai piedi della malga dove riposa la nota Madonna della Lobbia, scultura in pietra raffigurante la Pietà.

Arrivati in malga, si potrà ammirare un bellissimo panorama guardando verso nord, dove si scorgono le cime del Monte Terrazzo e del Monte zevola. Il percorso prosegue poi lungo i tracciati che d’inverno segnalano la pista da sci, superando la croce della Lobbia. Si risale su un percorso in salita fino al muro a secco che segna il confine della Malga, nonché il limite tra le province di Verona e Vicenza. Sempre sul muretto si può ammirare l’altra scultura, la Madonna delle Scalette. Si prosegue poi verso sud, risalendo un pendio facile che termina agli edifici di Malga Porto di sotto. Da qui si scende percorrendo la strada sterrata lungo la cima del Monte Formica e dopo qualche centinaio di metri si sarà arrivati al parcheggio del cimitero, ovvero il punto di partenza dell’anello.

A chi è adatto questo percorso di trekking

Questo itinerario è percorribile esclusivamente a piedi: sono infatti da escludersi sia la bici che il cavallo. Per tutti gli escursionisti che vogliono portare con sé i bimbi piccoli, è da notare che, per quanto il sentiero non presenti particolari complessità, per via della tipologia di terreno è fortemente sconsigliato portare con sé il passeggino.

Meglio puntare sui marsupi rinforzati, che permetteranno di muoversi con maggiore libertà. Per quanto riguarda il livello di allenamento ideale per poter compiere senza fatica il percorso, si dovrà tenere conto del dislivello medio, di poco superiore ai 250 metri, che si articola però prevalentemente su strade sterrate e sentieri di montagna lungo boschi di larice e faggio. Anche la lunghezza dell’anello, circa 6,4 km, rende il percorso decisamente fattibile in sole due ore e mezza. In definitiva, questo itinerario è adatto a diversi livelli di allenamento, dai principianti a coloro che amano la montagna e vogliono scoprire questo lato affascinante ai piedi delle Dolomiti Venete.